L’Oratorio della Madonna della Visitazione fu eretto nel 1471 a seguito di una donazione di una nobildonna volterrana. Al suo interno vi è costudito un affresco attribuito a Stefano Antonio Vanni, che raffigura una madonna con bambino tra santi e angeli. Il dipinto, dopo che venne danneggiato da una pietra, è popolarmente chiamato ‘Madonna del livido’ , racchiuso in un tabernacolo, la cui esecuzione viene attribuita a Priamo della Quercia o a Taddeo di Bartolo. Vicino al dipinto, un’epigrafe latina narra la leggendaria storia del livido. Si racconta che il 2 luglio 1471, un forestiero di passaggio, giocatore molto vizioso, dopo aver dilapidato al gioco le sue sostanze, in preda alla rabbia, abbia sfogato la sua disperazione sull’immagine sacra. Il Tabernacolo, che allora si trovava all’esterno, in una nicchia scavata nella pietra contornata da cipressi, venne raggiunto da 3 sassi uno dei quali colpì l’occhio destro della Madonna, dove si formò un grande livido. Non ancora contento il sacrilego, come posseduto dal diavolo, si avviò imprecando verso l’oratorio di Sant’Ottaviano, per vendicare ancora la sua sconfitta. Ma appena raggiunta la chiesa, sotto i suoi piedi si aprì una voragine infernale che lo inghiottì. La leggenda narra ancora che nonostante i numerosi tentativi, nessuno riuscì a richiudere la voragine, fino a che non vennero utilizzate delle pietre provenienti dalle mura di una chiesa diruta. Da notizie storiche, sembra che ai primi del 1600, si scorgesse ancora il mucchio di pietre sotto cui si era formato il baratro. |