I BOVINI MAREMMANI
L’allevamento di “Filetto”, al confine con Massa Marittima e Monterotondo è gestito dall’Unione Comuni Montani Colline Metallifere ed è un progetto per la conservazione e la valorizzazione della razza bovina Maremmana, attivo dal 1967, con lo scopo di salvaguardare anche un ecosistema di ambienti rurali sfruttando aree destinate all’abbandono.
La superficie interessata è di circa 1000 ettari, di cui circa 350 vengono utilizzati come seminativi e prati, con magazzini, depositi e tettoie e il resto viene sfruttato come pascolo. I capi di bestiame sono liberi di pascolare nella macchia e nei boschi di latifoglie a seconda delle stagioni e seguono rigorosi controlli sulle caratteristiche morfologiche, sulla conformazione del corpo e delle corna. Ognuno risulta iscritto al libro genealogico nazionale della razza bovina maremmana.
Le origini di questi grandi bovini, sono ancora oggetto di studi. Alcuni zoologi sostengono che questa razza provenga dal 'Bos Taurus Macroceros' , altri invece suppongono che sia direttamente discendente dal 'Bos Primigenius', un grande bovino grigio delle Steppe dei Balcani, giunto in Italia con le Invasioni Barbariche, che veniva impiegato anche come razza da lavoro, data la mole e la resistenza fisica. Le caratteristiche morfologiche infatti, evidenziano uno sviluppo scheletrico notevole, visibilmente accentuato dalla forma delle imponenti e tipiche corna che contraddistinguono questi grandi bovini.
I Bovini Maremmani possono raggiungere anche 16 anni di età: le particolarità tipiche di questa razza, sono principalmente le grandi corna, con forma di semi-luna nei maschi e di lira nelle femmine. Il mantello degli adulti è bianco-grigiastro, più scuro nei maschi. Il loro peso si aggira su 10/12 quintali, mentre quello delle femmine, leggermente inferiore può raggiungere 6/8, con un'altezza di m. 1,45- 1,50.
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