Le Buche delle Fate e la leggenda della Stella
Un tempo si pensava che questo bellissimo luogo nascosto, dove la natura si sbizzarriva a disegnare le rocce, fosse popolato da creature misteriose; spiriti, sirene e fate che si divertivano ad ingannare i viandanti e i pescatori solitari, per poterli catturare e condurli nei loro mondi nascosti, dai quali non si poteva più tornare sulla terra.
Un giorno si trovava a passare per quei luoghi un bellissimo giovane, ignaro delle dicerie e di quel che si vociferava su quel posto. Voleva raggiungere la sua bella amata e per poter arrivare prima all’appuntamento, decise di attraversare il bosco dirigendosi lungo la costa. Giunto su una bellissima terrazza di scogli, dove si infrangevano le onde limpide, il giovane decise di scendere nella piccola baia per riposare e per cogliere un bellissimo fiore di mare da portare alla sua ragazza. Ma all’improvviso si sentì come avvolgere da un dolcissimo profumo che lo stordì e con una morbida ventata venne rapito e trasportato nel mondo delle fate.
La sua amata non vedendolo arrivare lo attese a lungo, ma poi cominciò a disperarsi senza riuscire più a darsi pace. Pensò subito ai racconti dei pescatori del paese che parlavano di fate e di spiriti pronti a rapire chiunque si trovasse a passare dalla scogliera e così, con questo tormento lei si avventurò istintivamente fino a quel punto stregato.
Tornava lì ogni giorno, su quelle rocce a picco sul mare e ogni giorno piangendo invocava a lungo il nome del suo amato.
Una volta un delfino, che si trovava a passare più vicino alla scogliera, si mise ad ascoltare quel pianto disperato e commosso raccolse una lacrima della giovane e la volle trasformare in una perla. Si diresse poi verso la baia e la portò in tutta fretta in dono alle fate, proponendo di scambiarla con la libertà del giovane innamorato, loro prigioniero.
Le fate, abbagliate dal luccichio della perla, accettarono lo scambio e lasciarono uscire il giovane, così che i due innamorati poterono riabbracciarsi e pieni di gioia si affrettarono a fuggire dagli scogli incantati per tornare nel mondo degli uomini.
Ma dopo qualche attimo, ecco che le sirene e le fate si riunirono nella baia e stabilirono che una sola perla, benché preziosa, sembrava poca cosa in cambio di quel bellissimo giovane e si misero a rincorrere i due innamorati attraverso il bosco.
Stava per calare la sera e le fate velocissime avevano quasi raggiunto i ragazzi, quando il dio Nettuno in persona, signore del mare, impietosito dall’amore dei due giovani, decise di volerli aiutare. Colse una stella dal firmamento e pensò di portarla alle fate, ma in un guizzo gli sfuggì dalle mani e cadendo si spezzò illuminando tutta la baia. Le fate che rimasero estasiate da quella luce abbagliante, decisero di fermarsi e di tornare verso i loro rifugi, così che i due giovani poterono raggiungere casa, sani e salvi. I due pezzi di stella che caddero in mare, crearono le due belle scogliere, che ancor oggi i pescatori, amano chiamare Promontorio della Stella e Promontorio dello Stellino.
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