BAGNO DI SAN MICHELE
A pochi km dall'abitato di Montecerboli, nella suggestiva valle che il piccolo torrente Radicagnoli ha scavato nelle rocce di gabbro, si trovano i ruderi del “Bagno di San Michele” anticamente chiamato di “Spartacciano”. Apprezzato sito termale già conosciuto in età etruca e romana, segnalato insieme alle 'Terme di Bagno a Morba' e a quelle del 'Bagnone' di Sasso Pisano, nella 'Tabula Peutingeriana', antica mappa stradale che mostra le vie militari dell'Impero romano.
Alcuni documenti risalenti al 1200 già attestano l'utilizzo delle acque dei bagni di San Michele, nella cura di malattie artritiche, piaghe, paralisi e perfino lebbra, ma solo intorno al 1400 quando il luogo fu gestito dagli stessi monaci dell'eremo sovrastante, diventò meta di persone dalle modeste condizioni economiche, che non avrebbero potuto permettersi frequentazioni più importanti, come il vicino 'Bagno a Morba', in seguito preferito anche da Lorenzo de' Medici e la sua corte.
Poco dopo il 1500, importanti restauri modificarono più volte il piccolo fabbricato, ampliato nella zona residenziale per poter ospitare un maggior numero di ammalati. Le ultime ristrutturazioni furono eseguite ai primi dell'800 ad opera di F.de Larderel conte di Montecerboli, che ne era diventato proprietario, ma in seguito verso la metà del 1900, la struttura ormai in disuso, subisce un graduale abbandono, tristemente lasciata a consumarsi nel tempo.
Oggi, seminascosto tra le piante di edera che lo ricoprono, resta appena visibile il rudere dell'ala residenziale, che ospitava anche una chiesetta e un originalissimo ponte a campate asimmetriche digradanti che oltrepassa il torrente Radicagnoli. L'originale ponte coperto permetteva di accedere dagli alloggi, direttamente alle vasche termali e alla piscina a gradoni, situate oltre il torrente, di cui se ne possono osservare i resti.
Le preziose acque termali carbonato-solforose scaturivano allora da tre distinte sorgenti, ciascuna con una temperatura diversa che variava dai 34° a 51°, con virtù terapeutiche adatte alla cura dei dolori, paralisi, piaghe e malattie della pelle.