da Querceto alla Sassa |
||
….di borgo in borgo camminando…. |
||
12.5 km, 05:22:03 |
||
![]() |
||
![]() ![]() ![]() |
||
![]() |
||
DESCRIZIONE Arricchiamo con un altro segmento la nostra immaginaria traversata tra i luoghi più caratteristici della Val di Cecina, percorrendo il tratto che da Querceto ci porta all’antico borgo della Sassa.
Volteremo decisamente a sx, dove inizia la stradina asfaltata del cimitero, che in costante discesa ci porterà facilmente fino alla SP 18 che collega Casino di Terra a Canneto. Fin da subito apprezzeremo la bella campagna punteggiata da ordinati oliveti e vasti coltivi che sembrano spalancarsi davanti a noi e guardando dalla parte sx subito dopo aver lasciato il paese, ci apparirà la sagoma di un’ antica fonte racchiusa in una nicchia rivestita di mattoni. Proseguendo ancora, gli olivi sembrano ricoprire ordinatamente le colline, confusi col fitto boschetto di cipressi che nasconde il cimitero. Sulla sx invece, ci apparirà il profilo del borgo di Querceto, disegnato in cima alla collinetta. Continuiamo ancora la discesa lambendo qualche cascinale ristrutturato e poi, ancora colline, dolci, verdi e morbide colline, che talvolta si punteggiano del bianco affiorante dell’alabastro. Fino ad incrociare la strada provinciale dove volteremo a sx per un breve tratto.
Da qui in costante e continua salita proseguiremo percorrendo tutto il crinale, che continuamente ci mostra belle vedute sull’arroccato borgo della Sassa e sulla vallata dello Sterza.
Proseguiamo ancora in salita, lambendo diversi cascinali ristrutturati, fino ad intravedere davanti a noi la sbarra che delimita la Riserva della Macchia della Magona. Non appena raggiunta, dopo essersi soffermati per la lettura del pannello esplicativo che illustra i percorsi e le caratteristiche della Riserva, prenderemo poco più avanti sulla sx, il sentiero n. 5 bis: ‘Aia Vecchia-Carbonaione’ (43°16’15’’N-10°40’07,6’’E), che in circa 800 metri, immerso nella fitta macchia mediterranea, ci porterà fino al punto dove attraverseremo il piccolo scrosciante Botro della Canonica (43°15’54,8’’N-10°39’59,5’’E). Qui abbandoneremo il sentiero n. 5 per proseguire su di un altro percorso ben segnato che si dirige in direzione NE.
Proseguiremo sempre in salita costante circondati dal fitto del bosco fino ad un punto, a circa 300 metri dopo il guado del torrente, dove la vegetazione sembra diradarsi come per mettere in evidenza alcuni massi di calcare chiaro. Giungiamo così ad uno dei punti di maggior interesse e curiosità del nostro viaggio (43°15’57,7’’N-10°40’09’’E).
Con un po’ di emozione per essere riusciti finalmente a trovare il famoso sasso con le impronte, grazie anche al lodevole lavoro dei locali volontari, continueremo sempre in salita costante per lo stretto camminamento immerso nel bosco. Incroceremo poco più avanti un paio di sentieri provenienti da monte che ignoreremo, iniziando subito dopo a discendere nei pressi di una vecchia costruzione diruta. Da qui il sentiero si fa più grande fino a divenire una vera e propria carrareccia che scende decisa verso l’impluvio del Borro di Tiglio. Proseguiamo ancora su un viottolo a tratti minacciato dai rovi ricresciuti, per arrivare a fiancheggiare un piccolo profondo fosso che corre tra i massi scoscesi e, dopo averlo attraversato continueremo sempre in salita fino a sbucare alle prime strutture del paese. (Approf.: La Sassa) Con piacere ci accorgiamo che il piccolo camminamento è stato recentemente ripulito dai volontari del paese, che hanno provveduto a togliere gran parte degli oggetti che in tempi non troppo lontani venivano discaricati direttamente giù dalle abitazioni.
L’aria accogliente del borgo e i bei panorami sulla vallata, ci inviterebbero a trattenerci ancora, ma la fatica per la lunga traversata che abbiamo compiuto, comincia a farsi sentire. Mentre ci organizziamo per il ritorno, ripercorriamo col pensiero i tratti più significativi del nostro viaggio che ci ha permesso di raggiungere e scoprire due piccoli paesi che si affacciano di fronte sulla stessa vallata, come per raccontarsi la loro storia. |
- Dettagli
- Visite: 3135
Commenti
RSS feed dei commenti di questo post.