Passeggiata dal
Capannone al Castello dei Vescovi

anna stefano paolo

6.8 km, 03:01:21

Coordinate punto di partenza: 43°19'53.15"N 10°54'55.81"E   google maps cane-guinzaglio estate-no
- Percorso il : 23/05/2009 - Tempo impiegato: 03:01:00 h - Tempo in movimento: 02:15:00 h
- Distanza percorsa: 6,93 km - Dislivello tot. In salita: 299 m - Pendenza: med. 7,8% max. 36,0%

Verificato il: 05-01-2023

- Note: Niente da segnalare.
- Difficoltà : T
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Capannone-Castello dei Vescovi

 

 

castello dei vescovi 2Un percorso facile rivolto a chiunque desideri fare una bella passeggiata in questi straordinari luoghi, avvolti nel silenzio incontaminato della Macchia di  Berignone.

Il tracciato è praticamente privo di difficoltà, tutto da compiersi lungo una comoda strada bianca pressoché pianeggiante, che solo nelle ultime centinaia di metri salirà in discreto dislivello e con ampi tornanti, fino ai ruderi del castello. Naturalmente si tratta di una strada interna alla Riserva Naturale di Berignone, quindi rigorosamente interdetta al transito di auto e moto.

Per poterla raggiungere sarà necessario attraversare il Cecina nei pressi del 'Guado del Lebbino' (naturalmente se la portata d'acqua del fiume ce lo consentirà senza nessun rischio!) e proseguire con l'auto in una stradina sterrata che costeggerà il torrente Sellate fino a un guado successivo nei pressi della confluenza col Fosci che ci permetterà di raggiungere l'ingresso della Riserva.

La piccola carrareccia che costeggia il letto del torrente Sellate,  veniva anticamente chiamata ''Strada del Marchi'', riportando il nome di Eupranio Marchi, Ispettore per gli studi e l'esecuzione della via, incaricato dalla Regia Amministrazione.Fu realizzata nel 1857 per rendere un più comodo accesso alla 'Regia Foresta di Berignone', nell'approvvigionamento del legneme indispensabile all'Azienda delle Reali Saline di Volterra, per la fabbricazione del sale.

Lasceremo infatti la nostra auto all'ingresso della Riserva, nell'apposito spazio che si trova poco prima di raggiungre il 'Capannone', evitando di parcheggiare lungo la strada, saltuariamente soggetta a controlli. 

Oltrepassata la sbarra dell’ingresso, ci incamminiamo lungo l'antica via ombreggiata, al fianco della quale, corre una vecchia pista realizzata diversi anni fa per rendere fruibile  ai disabili questa prima parte di riserva.

castello dei vescovi 1Percorsi 500  metri circa, giungiamo in un grande spazio, dove la strada si divide all' incrocio nei pressi del Capannone,  che prende il nome  della vecchia costruzione presente a fianco della via.  Quel che rimane della struttura, viene ancora utilizzato come magazzino dall’Ente gestore dell’Oasi Naturalistica, mentre in passato accoglieva una fornita 'dispensa',  dove i numerosi boscaioli e i carbonai  che svolgevano le loro attività nel Bosco di Berignone, si recavano quotidianamente  per acquistare quel poco che serviva per la loro dura vita.

Il rudere di altro edificio con le stesse funzioni, denominato 'Dispensa di Tatti' si trova  all’estremo nord-est della Riserva, nei pressi dell’ingresso che guarda  Casole D’Elsa.

Nel grande prato antistante il Capannone, è stata ricavata un’accogliente area ristoro, con diversi tavoli in legno e un barbecue. Il luogo, indispensabile relax per i gruppi di escursionisti, è ombreggiato da alti cipressi secolari e vecchi alberi da frutto,  frequentato in passato nei giorni canonici delle merende, quando il grande prato verde, accoglieva adulti e bambini.

Continuiamo il nostro cammino proseguendo a dritto ed  ignorando il percorso che sale verso sx, cammineremo per un tratto di strada affiancando il torrente Sellate che scorre tranquillo sulla nostra dx.

Percorsi ancora poco più di 1200 metri, dopo aver superato il guado in cemento che scavalca il torrente, incontreremo nuovamente un incrocio seminascosto in cui si immette la stradina proveniente dal podere Casinieri, che ignoreremo, per proseguire a dritto sempre il leggero dislivello, costeggiando il Sellate, che scorre ora sulla sx. Poco più avanti,  prima di arrivare ad un secondo guado, in prossimità della confluenza del Botro al Rio, si potrà notare un grosso conglomerato, di forma sferica, lambito e levigato dalle acque del torrente, popolarmente chiamato ''Palla di Sansone''. Alcuni tratti del piccolo corso d’acqua  scorrono infatti, profondamente incassati entro enormi pareti di conglomerato lacustre di colore rossastro, dominate dalla mole del Castello dei Vescovi. Appr. Conglomerato

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Da questo ponto, dovremo abbandonare il tratto pianeggiante ed affrontare, per circa 600 metri, una discreta salita per giungere alla nostra ambita meta. Finalmente arrivati alla fine dei tornanti, inizieremo a scorgere tra la vegetazione, i resti dell’antico castello e delle mura che lo circondavano. I ruderi evocano ancora il ricordo della sua travagliata storia medievale, fatta di aspre lotte e contese tra i Vescovi e il Comune di Volterra. Il Castello dei Vescovi, chiamato anche Torraccia, più volte distrutto e riedificato, fu sede anche di un’importante officina monetaria ed aveva al suo interno un ospedale per poveri e una chiesa. Appr. Castello Vescovi

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Se non saremo troppo stanchi e avremo voglia di affrontare ancora un piccolo tratto in salita, sarà sicuramente interessante osservare  da lontano i resti delle antiche mura, immerse tra la vegetazione che ancora oggi mostrano un fascino particolare. Nel punto più alto, è possibile  scorgere l'ingresso principale della 'Torraccia', che spazia su Pomarance e sulla vallata del Cecina, immersa in un fitto paesaggio verde, dove i boschi di latifoglie, le leccete e la fitta macchia mediterranea, rivestono tutti i rilievi collinari.

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Incantati dal superbo paesaggio, dopo gli immancabili scatti, potremo riprendere la strada del ritorno seguendo a ritroso lo stesso tracciato, per tornare fino all’ingresso della Riserva.

Complessivamente avremo percorso circa 6 km, con un dislivello in salita di circa 120 metri, per conoscere ed apprezzare uno dei più preziosi ed interessanti tesori che il nostro territorio custodisce, in un ambiente naturalistico di rara bellezza.