Passeggiata alle cascate dello Sterza

anna stefano paolo

3.5 km, 00:01:57

Coordinate punto di partenza: 43°13'49.81"N 10°43'2.31"E   google maps cane-guinzaglio estate-no
- Percorso il : 20/02/2010 - Tempo impiegato: 03:07:00 h - Tempo in movimento: 02:22:00 h
- Distanza percorsa: 6,78 km - Dislivello tot. In salita: 347 m - Pendenza: med. 8,8% max. 44,3%
Verificato il: 30-01-2021
- Note: Niente da segnalare.
- Difficoltà : T
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DESCRIZIONElinea sep

Questa bella e rilassante passeggiata, si svolge nella Riserva di Caselli, una delle tre Riserve Naturali della Val di Cecina. 

Seguendo la “Strada Provinciale dei Quattro Comuni” proveniente da Casino di Terra, prosegiremo in direzione del piccolo paese di Canneto e oltrepassato il bivio per la Sassa, (Loc. La Gabella), continueremo sempre verso Canneto per ancora 4 km e mezzo. Oltrepassata l'area di sosta in località 'La Pompa' svolteremo sulla dx nella ripida strada bianca, proprio in prossimità di alcuni cassonetti della nettezza urbana e dopo circa 500 metri, costeggiando un vecchio edificio rurale (la Dispensa) e una grazioso casotto ristrutturato, troveremo la sbarra di ingresso, dove potremo parcheggiare.

 

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Da qui avrà inizio la nostra passeggiata, che complessivamente potrà durare per circa 3 ore. Ci addentreremo nel maestoso e ombroso bosco di cerri e querce, lungo la curata strada bianca che porta anche alla Fattoria di Caselli (antica dimora di caccia dei conti Della Gherardesca).

Appena partiti percorreremo la strada bianca in leggero dislivello, che poco più avanti lascerà  posto ad tratto più pianeggiante, lungo il quale si susseguono arbusti di essenze della Macchia mediterranea, che ben presto lasceranno spazio ai maestosi cerri.

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Godendoci il silenzio e la pace di questi luoghi, continuiamo a camminare fino ad un primo incrocio, che imboccheremo verso sx, dopo aver percorso circa 1 km e 200 dalla partenza. (Proseguendo invece a dritto, potremo raggiungere il laghetto di Caselli e poi la fattoria).

Da qui la strada, tende ora a scendere dolcemente  e con un po' di attenzione, durante il periodo primaverile, sarà possibile raccogliere lungo i margini asparagi e erbe selvatiche commestibili.

 

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Giunti in fondo alla leggera discesa, passeremo su un  ponticello con le spallette di legno che attraversa il torrente Rivivo,  che  immerso nell’ombra del fitto bosco ripariale,  ci ricorda un romantico ruscello di montagna.  Inevitabile scattare qualche foto in questo ambiente così particolare, dove il torrente zampillante scorre tra alti pioppi tremuli e carpini, fino a lambire i ruderi di due antichi mulini, tra cascatelle, salti d'acqua e limpide piscine che lo accompagnano fino a raggiungere lo Sterza.       

Superato il ponticello, proseguiremo di nuovo in leggera salita, osservando ai lati della strada la rigogliosa vegetazione a prevalenza di cerro e quercia, mentre lungo il tragitto,  non sarà difficile notare anche qualche fatta di lupo, con l’inconfondibile caratteristica massa pelosa.

Dopo aver percorso complessivamente circa 3 km, cominceremo a sentire il rumore e lo scrosciare dell'acqua, perciò dovremo porre particolare attenzione, sulla nostra sx, per poter individuare i segni bianchi e rossi che ci indicano il sentiero tra la vegetazione, che ci condurrà alle Cascatelle. Anche un piccolo mucchio di pietre accatastate, presente al margine della strada, ci servirà per individuare meglio il punto in cui dovremo svoltare.  (Non andrà oltrepassato il ponticello successivo sullo Sterza, la nostra deviazione è qualche centinaio di metri prima!)

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Lasciata la strada bianca ed imboccato il giusto sentiero, dovremmo percorrere 100/150 metri di camminamento in discesa, che nell’ultimo tratto è supportato da rudimentali gradini e relativa staccionata ormai fatiscente e barcollante. Inizieremo a intravedere il greto sassoso del fiume, mentre il rumore dell’acqua si farà sempre più forte, in special modo se avremmo la fortuna di visitare le cascatelle in un periodo di maggiore portata d’acqua o dopo un periodo di piogge.

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Raggiungeremo l'alveo del fiume, meravigliati dal superbo spettacolo che ci sa offrire il piccolo torrente Sterza. Davanti a noi, un salto d’acqua fragorosa, si getta in un tonfo color smeraldo, mentre di fianco, grandi lastre di roccia stratificata, formano un ampio terrazzo naturale proprio ai bordi del corso d'acqua che scorre spumeggiante.

 

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Prestando attenzione a non scivolare,  attraverseremo il corso d'acqua fino alle stratificazioni rocciose per osservare piccoli rivoli nascosti tra le pietre, che sgocciolano tra ciuffi di capelvenere. Vicino, un insolito ontano napoletano, si protende affacciato sullo specchio d'acqua, piegato dalla forza della cascata.  Tra la rigogliosa vegetazione ripariale lo Sterza continua il viaggio con i suoi  gorghi saltellanti tra  grandi massi chiari.

Dopo le doverose foto e la pausa ristoratrice, risaliremo il piccolo tratto di sentiero e torneremo sulla strada bianca da dove siamo venuti, continuando a goderci il silenzio, la pace e i profumi di questi boschi, lungo il comodo cammino del ritorno.