Risalita torrente Secolo |
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12.1 km, n/a |
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DESCRIZIONE Descrizione itinerario (aggiornato giugno 2019) Il luogo di partenza di questo percorso si trova in località “Pian di Creta”, che si raggiungerà imboccando la stradina di Sant'Ippolito, alle porte del paese di Montecerboli. Al bivio sulla dx, provenienti da Pomarance, in località 'Croce al Masso', proseguiremo sulla via alberata di cipressi, chiamata localmente gli "Alberini", che sale verso la vasta campagna di Sant’Ippolito, un tempo ricca tenuta della famiglia Bicocchi. Non appena la strada si fa piana, si prosegue voltando sulla sx, in direzione dell'antico podere 'la Corte'. Si dovranno percorrere ancora km 3,5 per raggiungere il luogo di partenza costeggiando la recinzione di una azienda faunistica. Il punto da cui avrà inizio il nostro itinerario sarà facilmente riconoscibile da un piccolo spazio, vicino alla recinzione dove potremo posteggiare l'auto, mentre di fronte, sulla sx, oltre l'argine della strada è presente un pianoro, dove in ogni stagione si concentrano numerose specie di piante tipiche delle rocce serpentine.(coord. 43° 14’ 55,4” N 10° 50’ 07” E) Imboccato il sentiero, dovremmo mantenere sempre la sx, trascurando un paio di incroci e da lì a poco troveremo una piccola sorgente denominata "Fonte di Farneta". Continuiamo il cammino lungo il sentiero che in brevi tratti si fa aperto, facendoci intravedere il sottostante tortuoso percorso del torrente Secolo. Dopo poco più di 1 km. di cammino quasi tutto in discesa, ci troveremo nel cuore del "Bosco di Farneta", alle pendici dell’omonimo Puntone, davanti ad una bellissima macchia di cerro, dove è possibile ammirare qua e là, anche superbe e giganti piante di Tasso, qui conosciuto con il nome di “Libo”. Approfondimenti Poco più avanti incontreremo sulla dx, il 'Rio Sancherino' un piccolo torrentello, che confluisce le sue limpide acque nel Secolo. In questo punto, il tragitto del Secolo svolta bruscamente a sx in direzione E-NE, tornando di nuovo a solcare una stretta vallata di gabbro, serpeggiando in strette e anguste curve che regalano a chi risale, nuovi e avvincenti scenari resi straordinari dalla tipica e rigogliosa vegetazione. Le rive del torrente infatti si arricchiscono di ontani neri e carpini, che ci regalano sensazioni di silenzio e di pace, tanto da sentirci lontani e dimenticare per qualche ora la moderna quotidianità e i suoi rumori. In certi tratti della risalita, non é raro incontrare nella stagione estiva i granchi di fiume (Potamon fluviatile), che negli ultimi tempi sembravano essere scomparsi e che simpaticamente si lasciano fotografare assumendo pose di sfida davanti all’obiettivo. Continuiamo il nostro cammino finché il corso d’acqua diventa sempre più stretto, tanto che in alcuni punti, stenta addirittura a scorrere e a farsi spazio tra la straripante vegetazione ripariale, particolarmente rigogliosa. Sulla sx, nella pendice di bosco che scende verso il Secolo, lambiremo una zona conosciuta come "Le Preselle". Nel secolo scorso infatti, la potente famiglia dei Bicocchi, volendo estendere le proprietà terriere fino al confine col torrente Possera, offrì in permuta, ai proprietari dei rispettivi terreni coltivabili, fertili, ben esposti e vicini al paese di Montecerboli, degli appezzamenti boscati in prossimità della zona di Campo alla Corte. Con l'idea di assicurarsi il legname, allora ritenuto una risorsa e una preziosa fonte energetica, i proprietari dei terreni adiacenti al paese, accettarono lo scambio e tali spazi di macchia vennero denominati "Preselle". Da qui procediamo ancora avanti fino alla nostra auto, punto di partenza di questo avvincente viaggio, che ci ha fatto conoscere un altro caratteristico corso d'acqua ancora incontaminato.
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